Connect with us

Film Crime

Hit Man, la vera storia dietro il Film

Published

on

L’episodio in questione confronta il film Hit Man su Netflix con la storia vera dell’investigatore Gary Johnson, che si è finto un finto sicario per incastrare individui che cercavano di assumere qualcuno per commettere omicidi. Durante la sua operazione sotto copertura, Johnson ha catturato oltre 60 persone. Viene spiegata l’accuratezza storica delle prime scene e il punto in cui Hit Man diverge dalla realtà per abbracciare la finzione completa.

la vera storia di gary johnson

il contesto dell’investigazione

Gary Johnson, un investigatore di lunga esperienza, ha condotto un’operazione sotto copertura in cui si è finto un sicario. Lo scopo della missione era smascherare e arrestare individui che tentavano di orchestrare omicidi attraverso un killer a pagamento. Durante questo periodo, Johnson è riuscito a catturare più di 60 persone coinvolte in questo tipo di attività illecite.

strategia e risultati dell’operazione

L’approccio di Johnson consisteva nel farsi passare per un sicario disponibile ad accettare incarichi per uccidere. Questa operazione ha non solo smascherato i criminali, ma ha anche portato ad una serie di condanne significative, mostrando l’efficacia dell’infiltrazione sotto copertura come metodo investigativo.

discrepanze tra realtà e finzione

come il film si discosta dalla realtà

Il film Hit Man inizia con un’accurata ricostruzione delle prime vicende di Gary Johnson, rimanendo fedele ai fatti storici. Con l’avanzare della trama, la narrazione prende una piega più romanzata, allontanandosi dagli eventi reali. Il film abbandona rapidamente la veridicità storica per abbracciare una narrazione completamente fittizia, trasformando la storia originale per incrementare l’elemento drammatico.

elementi realistici nelle fasi iniziali

All’inizio, il film rappresenta fedelmente le tecniche investigativa adottate da Johnson, inclusi i metodi di infiltrazione e le modalità di interazione con i criminali. Le prime scene forniscono una visione realistica del lavoro dell’investigatore, prima che la trama prenda una svolta più fantasiosa.

note finali

La storia di Gary Johnson è un esempio significativo di come la realtà a volte possa superare la finzione. La sua abilità nel catturare oltre 60 persone attraverso una operazione così pericolosa e ingegnosa mette in luce l’importanza dell’infiltrazione sotto copertura nel campo delle indagini criminali.

Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Film Crime

The Bikeriders: La Vera Storia Contro la Versione di Hollywood

Published

on


The Bikeriders: verità e finzione

The Bikeriders, film di Jeff Nichols, trae ispirazione dal fotolibro del 1968 di Danny Lyon, ma presenta molte libertà narrative rispetto ai fatti reali. Le seguenti sezioni esplorano queste discrepanze, analizzando la veridicità dei personaggi e degli eventi rappresentati.

ispirazione reale dietro The Bikeriders

il libro fotografico di danny lyon

Il film The Bikeriders si basa sul fotolibro di Danny Lyon del 1968, che documenta la vita del club motociclistico Chicago Outlaws, rinominato Chicago Vandals nel film. Lyon, interpretato da Mike Faist, trascorse quattro anni con il club. Il libro non offre dettagli estesi sui membri, portando la pellicola a inventare molte parti della trama. L’obiettivo di Nichols era evitare di urtare i membri attuali del club, ancora operativi.

Jeff Nichols ha dichiarato a Entertainment Weekly: “The Bikeriders è finzione”, sottolineando che il film si basa su reali eventi e interviste, ma strutturati in uno script di fantasia. Anche Lyon ha confermato il carattere inventato del copione, basato su monologhi registrati nel suo libro.

accuratezza del personaggio di danny lyon

Il film non rappresenta fedelmente Danny Lyon. La pellicola lo presenta come studente di fotografia, mentre nella realtà aveva già concluso gli studi e aveva 24 anni quando si unì ai Chicago Outlaws. Era un membro effettivo del club, condividendo lo stile di vita dei motociclisti, e non un semplice estraneo accolto nel gruppo.

i personaggi di The Bikeriders e le persone reali

personaggi ispirati a persone reali

Molti personaggi del film si basano su membri effettivi del club. Questi includono:

  • Benny (Austin Butler)
  • Johnny (Tom Hardy)
  • Zipco (Michael Shannon)
  • Funny Sonny (Norman Reedus)
  • Cal (Boyd Holbrook)
  • Cockroach (Emory Cohen)

Funny Sonny, ad esempio, era un ex membro degli Hell’s Angels. Le immagini di questi individui sono presenti nel fotolibro di Lyon e su Instagram.

rappresentazione della violenza di johnny

Johnny, interpretato da Tom Hardy, è dipinto come un individuo violento nel film, mentre nella realtà il presidente del club era noto per il suo carattere pacifico. La violenza del personaggio serve la narrativa drammatica del film, distanziandosi dai resoconti veritieri.

verità dietro il personaggio di kathy

Kathy (Jodie Comer) si basa su Kathy Bauer, che si innamorò di Benny. Come nel film, si sposarono cinque settimane dopo essersi conosciuti. Alcuni dettagli, come la sua prima reazione a Benny, riflettono fedelmente le interviste reali. La pellicola omette fatti significativi, come i tre figli di Kathy avuti da una precedente relazione.

Nel film, la relazione di Kathy e Benny appare più lineare, tralasciando complessità importanti per semplificare la storyline.

registrazioni originali

Le interviste che hanno ispirato The Bikeriders sono disponibili sul sito di Danny Lyon, BleakBeauty.com. Questi documenti audio offrono una risorsa preziosa per comprendere le divergenze tra film e realtà.

Il film The Bikeriders rimane un’interessante esplorazione narrativa di un periodo e un gruppo specifico, anche se con numerose licenze poetiche rispetto ai fatti storici documentati da Danny Lyon.

Continue Reading

Film Crime

Hit Man: La Verità Storica dietro il Mito di Hollywood

Published

on


Il film di Netflix Hit Man trae ispirazione dalla vita di Gary Johnson, un professore universitario che collaborava con il Dipartimento di Polizia di New Orleans fingendosi un sicario per attirare potenziali clienti. Nonostante si basi su fatti reali, il film amplifica notevolmente alcuni aspetti della storia, specialmente per quanto riguarda la relazione di Johnson con una donna ritratta in modo molto più romanzato rispetto a quanto avvenuto nella realtà.

il vero Gary Johnson

vita professionale e personale

Gary Johnson, nato il 28 marzo 1947 a Humble, Texas, e deceduto il 5 settembre 2022 a Kingwood, Texas, era un investigatore dello staff dell’ufficio del procuratore distrettuale della Contea di Harris. Lavorava anche come professore a contratto due sere a settimana, insegnando corsi su sessualità umana e psicologia generale. Questo incarico part-time si aggiungeva al suo lavoro principale, che consisteva nel migliorare e duplicare registrazioni audio e video per processi giudiziari. Per i suoi vicini e le persone che incontrava, dichiarava di lavorare nelle risorse umane.

abilità attoriali e missioni sotto copertura

Johnson possedeva notevoli capacità attoriali, al punto da essere paragonato a Laurence Olivier nel campo delle forze dell’ordine. Si trasformava in vari personaggi a seconda delle necessità, convincendo chiunque, ricchi o poveri, che fosse un vero sicario. Questo talento gli permise di assumere identità diverse per catturare clienti che cercavano di commissionare omicidi.

coinvolgimento in arresti

Nei dieci anni antecedenti all’articolo di Skip Hollandsworth su Texas Monthly del 2001, Johnson aveva ricevuto più di sessanta commissioni di omicidio, che portarono ad altrettanti arresti nell’area di Houston.

personaggi e accuratezza storica

maddy masters

Il personaggio di Maddy Masters, interpretato da Adria Arjona, è basato solo parzialmente su una persona reale. Nella storia vera, una donna maltrattata cercò di ingaggiare Johnson per eliminare il suo fidanzato abusivo. Johnson, invece di accettare il denaro, la indirizzò verso servizi sociali e un terapeuta, l’unica volta in cui mostrò pietà.

relazione tra Gary e Maddy

Nel film, Gary sviluppa una relazione romantica con Maddy, ma nella realtà non ci fu alcun coinvolgimento sentimentale. Dopo aver indirizzato la donna verso i servizi di assistenza, la loro interazione terminò.

matrimoni di Gary Johnson

Gary Johnson fu sposato e divorziato tre volte. La sua seconda moglie lo descriveva come una persona riservata e solitaria. Viveva con due gatti, Id ed Ego, e nonostante fosse popolare tra le donne, l’attore Glen Powell che lo interpreta nel film appare molto più giovane e attraente di quanto non fosse lui realmente.

accuratezza del film

Il regista Richard Linklater ha ammesso che il film è stato notevolmente romanzato rispetto alla storia vera. La pellicola, che inizia con una nota che avverte della sua parziale veridicità, si discosta dalla realtà soprattutto dopo l’evento descritto nell’articolo di Hollandsworth.

commemorazione

Linklater ha avuto modo di conoscere Johnson personalmente, il che ha influenzato la realizzazione del film. Gary Johnson è deceduto nel 2022, senza poter vedere la versione cinematografica della sua vita. Il film è dedicato a lui e lo ricorda nei titoli di coda.

Continue Reading

Film Storici

Inventing Anna: La Storia Vera vs. La Versione di Hollywood

Published

on

Le astuzie di Anna Delvey: tra verità e finzione
Anna Sorokin, conosciuta sotto lo pseudonimo di Anna Delvey, nacque il 23 gennaio 1991 a Domodedovo, vicino a Mosca, in Russia. Figura dalla personalità forte e talvolta offensiva, cresciuta in un nucleo famigliare modesto, coltivava il sogno di affermarsi nel giornalismo di moda. Nel 2007 si trasferì in Germania assieme alla famiglia e frequentò il gymnasium di Eschweiler, per poi tentare il cammino nella moda a Londra presso il Central Saint Martins college. Annoverò esperienze a Berlino e Parigi, prima di atterrare a New York e iniziare a costruire il suo personaggio: quello di un’ereditiera tedesca, figlia di facoltose fortune in euro, pur avendo un padre autista di camion e una madre casalinga.

La scalata sociale e il miraggio della ricchezza

Trasferitasi a New York, Delvey replicò affermazioni sul suo titolo di nobiltà e sui suoi presunti conti bancari svizzeri. Alla ricerca di contatti influenti, entrò nelle cerchie celebri di Manhattan, vantando tra le sue conoscenze anche Macaulay Culkin. L’obiettivo dichiarato di Anna era aprire un esclusivo club d’arte privato, denominato Anna Delvey Foundation. Quest’illusione la sostenne mentre viveva a spese altrui in hotel di lusso, sfoggiando trattamenti di bellezza costosi e accessori firmati.

L’illusione dura tre anni

Il periodo di attività truffaldina di Anna Delvey si estese dal 2015 al 2017. In tale lasso temporale, riuscì a persuadere numerose persone a finanziare le sue spese esorbitanti. Ad esempio, Michael Xufu Huang, studente della University of Pennsylvania con la passione per l’arte, venne convinto da Delvey a pagare per lei un viaggio alla Biennale d’arte di Venezia.

Viaggi e inganni: la rete si stringe

Nel maggio del 2017, una vacanza a Marrakesh con la sua amica Rachel DeLoache Williams si trasformò in un incubo quando Anna non riuscì a fronteggiare le spese, lasciando un debito di oltre 62.000 dollari a carico di Williams. Situazioni simili si verificarono in varie strutture alberghiere della Grande Mela, dove Anna si insediò senza mai saldare i conti. L’arroganza arrivò al punto di tentare di ottenere un prestito di 22 milioni di dollari da numerose banche per finanziare il suo progetto artistico, senza avere il benché minimo capitale.

Dallo stile in aula ai social media

Durante il processo, la sua immagine fu curata dalla stylista celebre Anastasia Walker, fenomeno che fece scalpore sui media tanto quanto le sue truffe. Sul fronte digital, Anna Delvey continua a mantenere una presenza sui social media, dove i seguaci si contano a migliaia, tra approvazione e curiosità morbosa.

Le conseguenze di una carriera da impostora

Anna venne condannata per i suoi inganni nel 2019, ricevendo una sentenza di quattro anni di carcere. Scontò solo tre anni, grazie al comportamento esemplare e alle circostanze legate alla pandemia da COVID-19. Di recente, Delvey è stata di nuovo trattenuta dalle autorità per problemi relativi al suo visto, e il suo avvocato ha fatto appello per ottenere l’asilo. Sembra non mostrare rimorso significativo per le sue azioni, continuando invece a seguire un percorso individuale privo di scuse autentiche verso le persone che ha ingannato.

Continue Reading

Trending

Copyright