Mike Flanagan è uno dei registi di spicco nel panorama horror contemporaneo, grazie a una carriera che include titoli come Ouija – L’origine del male, Il gioco di Gerald e Doctor Sleep. Ha dimostrato il suo talento anche nelle serie Netflix The Haunting of Hill House e La caduta della casa degli Usher. Tra le sue opere precedenti, Oculus – Il riflesso del male del 2013, rappresenta un fascinante intreccio di horror e tragedia familiare.

la trama di oculus – il riflesso del male

Il film ruota intorno ai fratelli Tim (Brenton Thwaites) e Kaylie Russell (Karen Gillian) che, dopo undici anni da un tragico evento familiare, ritornano nella loro vecchia abitazione. Tim fu accusato dell’omicidio dei genitori, Alan (Rory Cochrane) e Marie (Katee Sackhoff), e rinchiuso in prigione. Ora libero, desidera andare avanti, mentre Kaylie è determinata a dimostrare che dietro quella notte c’era qualcosa di sinistro.

Kaylie crede che un antico specchio sia la causa di questi eventi funesti. Rintraccia lo specchio e, ricordando che ha causato morti violente ai suoi possessori nel corso dei secoli, cerca insieme a Tim di dimostrare la propria teoria. Compiono un rischioso esperimento per rivelare la verità, ma si rendono conto che ciò che credono di sapere è sovrascritto da eventi inaspettati.

la spiegazione del finale del film

Il film si muove su due linee temporali. Una storia inizia nel 2002, quando la famiglia Russell si trasferisce nella nuova casa. Alan porta uno specchio nel suo ufficio, ignaro che questo induca inquietanti allucinazioni. Gli eventi diventano drammatici: Marie e Alan oppongono crescente violenza ai propri figli. In un tragico culmine, Alan viene ucciso mentre cerca di far premere il grilletto a Tim, che riesce solo a scalfire lo specchio.

Nel 2013, Kaylie usa i suoi mezzi per riesumare lo specchio e dimostrare la sua pericolosità. Con una serie di telecamere e un dispositivo chiamato “kill switch”, cerca di catturare evidenze dei fenomeni paranormali. Gli eventi accelerano quando Tim riconosce il potere dello specchio e tentano la fuga, ostacolati dalla crescente illogicità della realtà percepita.

Il finale rivela che lo specchio manipola forse in modo irreversibile la percezione di Tim e Kaylie. Un azzardato tentativo di distruzione dello specchio conduce a un tragico errore. La sceneggiatura non esplicita mai la vera natura dell’oggetto, evocando l’ineffabilità dell’orrore tradizionale di H. P. Lovecraft, lasciando spazio a interpretazioni psicologiche o sopranaturali.

il trailer del film e dove vederlo in streaming e in tv

Mentre Oculus – Il riflesso del male continua a provocare brividi, si può accedere alla pellicola su piattaforme streaming come Apple iTunes, Tim Vision, Infinity+ e Prime Video. Disponibile anche nel palinsesto televisivo, il film andrà in onda su Italia 2 venerdì 13 dicembre alle ore 21:15.

I film horror e di fantascienza “found footage” rappresentano un metodo singolare per immergere gli spettatori in una realtà immaginaria, confondendo abilmente i confini tra realtà e finzione. Capolavori come The Blair Witch Project e la serie di Paranormal Activity, insieme a Esp² – Fenomeni paranormali e il fantascientifico horror Il quarto tipo, sono famosi per il loro uso di questo stile unico. Questi film usano una precisa illusione cinematografica, il “mockumentary”, che invita il pubblico a credere nella veridicità di eventi puramente fittizi.

la trama di Il quarto tipo: gli eventi che coinvolgono la dottoressa Abigail Tyler

Il quarto tipo si riferisce a vicende che il film dichiara basate su fatti reali, concentrandosi sulla vita di una psicologa chiamata Abigail Tyler, residente a Nome, in Alaska. La narrazione si alterna tra presunti filmati d’archivio della vera Abigail Tyler e la sua intervista col regista, combinati con una drammatizzazione degli eventi vissuti da Abigail. La protagonista (interpretata da Milla Jovovich) ha recentemente perso suo marito William, ucciso nel sonno. Un suo collega, il dottor Abel Campos, ha intervistato inizialmente Abigail, che ha raccontato il tragico omicidio.

Sebbene l’evento influenzi profondamente la sua vita, Abigail continua a svolgere la sua professione di psicologa. I suoi pazienti frequentemente riportano di svegliarsi alle 3:33 del mattino con una sensazione negativa e di vedere un gufo alle loro finestre. Questa serie di sintomi sembrano scollegati e inspiegabili, portando Abigail a scegliere l’ipnoterapia per cercare risposte.

La situazione degenera quando uno dei suoi pazienti commette un omicidio-suicidio dopo una sessione di ipnosi. Pur scossa dall’accaduto, Abigail persiste nelle sue sedute di ipnoterapia. Nel corso della storia, emerge che gli individui coinvolti nei disturbi del sonno hanno condiviso una visione di UFO nel cielo, collegata al verificarsi degli eventi inspiegabili.

l’enigma del “quarto tipo”

L’argomento centrale del film è il concetto di rapimento alieno, dipinto attraverso l’esperienza degli abitanti di Nome, specialmente di Abigail, senza mai mostrare esplicitamente extraterrestri o UFO. Dopo ulteriori sedute, Abigail scopre che le visioni dei suoi pazienti non sono affatto immaginarie. Attraverso l’aiuto del dottor Awolowa Odusami, si decifra che i suoni registrati durante le ipnosi sono in una lingua sumera antica. Questo porta alla consapevolezza che un’invasione aliena è in atto, divisa in quattro stadi progressivi: avvistamento, prova, contatto e infine rapimento, corrispondente alla sparizione di persone durante la notte.

interpretazione del finale: il destino di Ashley e Abigail

Nella porzione conclusiva di Il quarto tipo, il rapimento di esseri umani viene esplorato con grande intensità. Nonostante i numerosi avvistamenti, le forze dell’ordine si mostrano scettiche verso le argomentazioni di Abigail. Sottoposta a ipnoterapia, la protagonista scopre di essere stata testimone del rapimento della figlia Ashley e di essere stata rapita a sua volta. Durante questo processo, arriva a contattare una presenza aliena che si proclama “Dio” e informa Abigail che sua figlia non farà ritorno.

Dopo un improvviso e misterioso sviluppo, Abigail si sveglia in ospedale con gravi lesioni, scoprendo che il suicidio del marito non era altro che frutto della sua immaginazione. Le sue spiegazioni vengono vissute come deliri, portando alla rimozione della custodia del suo primogenito Ronnie. Alla fine, la domanda se si tratti di follia o di una vera invasione rimane irrisolta, con il film che gioca sottilmente con i limiti della percezione della realtà.

I romanzi e racconti di Dennis Lehane costituiscono una risorsa ricca per il cinema, dando origine a opere notevoli e premiate come Mystic River e Gone Baby Gone. Tra le sue opere pubblicate, c’è un film basato su un suo racconto breve: Chi è senza colpa, un thriller del 2014 scritto dallo stesso Lehane e diretto da Michael R. Roskam. Questo film cattura il pubblico con una storia avvincente ambientata nel cuore del mondo criminale di Brooklyn.

La complessa trama di “Chi è senza colpa”

Il film segue le vicende di Bob Saginowski, un ex criminale che gestisce un bar a Brooklyn con il cugino Marv. Questo locale funge da centro per il riciclaggio di denaro per dei gangster locali, nonostante Bob cerchi di tener fuori dai guai. La sua vita cambia quando trova un cucciolo di cane abbandonato, soccorso con l’aiuto della vicina Nadia, verso cui sviluppa un’attrazione. Un’imprevista rapina al bar lo scaraventa in un ciclo di eventi pericolosi, portandolo ad affrontare gang locali e investigatori, mentre scopre che fidarsi è un lusso che non può permettersi.

Attori del cast

Il ruolo di Bob Saginowski è interpretato da Tom Hardy, conosciuto per film come Il cavaliere oscuro – Il ritorno e Revenant. Noomi Rapace interpreta Nadia, mentre James Gandolfini, noto per I Soprano, è Marv. Gandolfini ha offerto la sua ultima performance in questo film, scomparendo poco dopo le riprese. Matthias Schoenaerts recita nei panni di Eric Deeds, il vero padrone del cane, mentre John Ortiz ed Elizabeth Rodriguez impersonano i detective Torres e Romsey. Non essendo nativi di New York, gli attori hanno ricevuto un coaching per perfezionare l’accento locale.

Il significato del finale del film

Nel climax finale, si svela che Marv, un tempo strozzino, è stato il responsabile della scomparsa di Richie “Glory Days” Whelan, persino spingendo Bob a ucciderlo per coprire tracce compromettenti. Nonostante le minacce di Eric di essere stato lui a uccidere Whelan, Bob lo smentisce prima di ucciderlo. Dopo una serie di eventi che vedono l’intervento dei ceceni per sistemare le questioni, Bob riceve un nuovo incarico e una tregua apparente dalle indagini di Torres, che però intuisce le responsabilità di Bob. Alla fine del film, si accenna a un possibile futuro fra Bob e Nadia, lasciando intravedere una luce di speranza nelle loro vite travolte dalle vicende criminali.

Dove guardare il film

Per chi fosse interessato a vedere Chi è senza colpa, il film è accessibile su piattaforme streaming come Apple iTunes, Tim Vision, Prime Video e Disney+. L’opera è inoltre pianificata nella programmazione TV.