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Scopri Iddu: Il Vero Racconto Dietro il Film con Elio Germano e Toni Servillo

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La 81ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2024 ospita la pellicola IDDU, diretta da Fabio Grassadonia e Antonio Piazza. Il film si ispira alla vita del famigerato boss Matteo Messina Denaro per offrire un racconto unico sulla mafia attraverso la cinematografia. Con interpretazioni eccellenti da parte di attori come Elio Germano e Toni Servillo, IDDU propone una visione tanto intensa quanto peculiare sull’organizzazione criminale siciliana.

chi era matteo messina denaro?

Matteo Messina Denaro, noto con i soprannomi U Siccu e Diabolik, nasce a Castelvetrano, in provincia di Trapani, nel 1962. Cresce in una famiglia notoriamente legata alla mafia, con il padre Francesco Messina Denaro, capomandamento di Castelvetrano. Associato alla fazione dei corleonesi di Cosa Nostra, Denaro emerge come uno dei protagonisti delle sanguinose stragi del 1992 e 1993 a seguito delle guerre di mafia degli anni Ottanta.

Conosciuto per il suo aspetto curato e modaiolo, preferiva abiti di marca e accessori iconici che includevano i celebri occhiali Ray-Ban per nascondere un lieve strabismo. Oltre alla sua passione per la tecnologia, che ha influenzato il cambiamento strategico della mafia, Denaro era anche un amante delle armi, iniziando a commettere omicidi prima di compiere vent’anni.

  • Giovanni Falcone
  • Francesca Morvillo
  • Paolo Borsellino
  • Giuseppe Di Matteo

reati e stragi attribuite a messina denaro

Messina Denaro è considerato uno degli autori delle stragi di Capaci e via D’Amelio, che causarono la morte di personalità come Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e Paolo Borsellino. Inoltre, si rende responsabile della morte del giovane Giuseppe Di Matteo, figlio del collaboratore di giustizia Santino Di Matteo, noto per aver rivelato dettagli fondamentali sulla strage di Capaci.

la cattura

Il 16 gennaio 2023 rappresenta il giorno cruciale in cui le forze dell’ordine arrestano Matteo Messina Denaro a Palermo, nei pressi della clinica La Maddalena, dove era in cura per un tumore al colon. L’arresto segna la fine di un’evasione durata trent’anni, portando Denaro in un carcere di massima sicurezza. Nello stesso anno, anche la sorella Rosalia, interpretata nel film Iddu dall’attrice Antonia Turppo, viene arrestata, con l’accusa di associazione mafiosa. Otto mesi dopo la cattura, Denaro muore all’Ospedale dell’Aquila, rifiutando riti religiosi.

iddu e i “pizzini”

L’idea per il film IDDU nasce dall’esame dei numerosi pizzini che Matteo Messina Denaro ha utilizzato durante i suoi anni di latitanza. Questi piccoli fogli, modalità di comunicazione prediletta dal boss, rivelano riflessioni intime e preferenze personali che hanno aiutato a delineare la sua figura. Attraverso un’interpretazione libera di tali pizzini, il film racconta una corrispondenza immaginaria tra Matteo (Elio Germano) e Catello (Toni Servillo), un politico di fantasia che incarna varie personalità che hanno interagito col boss nel corso della sua lunga latitanza. Queste figure, sospettabili o insospettabili, si affacciano nel film come parte di un’umanità complessa e corrotta, provando ad avvicinarsi alla giustizia per favorire la sua cattura.

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